L’intenzione del giureconsulto vicentino Giulio Capra di costruire un palazzo in Stra’ Grande, la principale arteria della Vicenza del tempo, è documentata dalla tavola del Trattato, non essendo riconoscibile oggi alcun resto di un cantiere, forse mai iniziato. Dalla xilografia, oltre al rigore della facciata, probabilmente richiesto dal committente incline alla eterodossia luterana, è interessante vedere lo sviluppo articolato e complesso della planimetria, condizionata da un lotto stretto e allungato.