Nel 1560, Palladio progetta per Bernardo Schio la facciata della sua casa di Vicenza, nei pressi del ponte Pusterla. Impegnato nelle realizzazioni veneziane, che in quegli anni lo spingono a un soggiorno pressoché stabile nella capitale, Palladio dovette seguire distrattamente il cantiere, tanto che il lapicida incaricato della realizzazione interrompe i lavori per mancanza di chiare indicazioni. Alla morte di Bernardo, la vedova non è interessata a concludere i lavori cui provvederà il fratello di Bernardo, Fabrizio, nel 1574-1575, dopo che pietre e materiali da costruzione erano stati a lungo ammassati nel cortile.
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