Cappella Valmarana, Vicenza

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Progetto
1576 ca.
Costruzione
1576 - 1580
Stato di realizzazione
Esistente
Indirizzo
Contra' S. Corona, 2, Vicenza
Committenti
Tipologia
  • Cappella
Materiali iconografici
Fu probabilmente nel 1576, in occasione della morte di Antonio Valmarana, che Palladio progettò il prezioso sacello nella cripta della chiesa di Santa Corona, già da cinquant’anni spazio sepolcrale della famiglia Valmarana. Per i genitori di Antonio, Palladio aveva realizzato già dieci anni prima il grande palazzo di famiglia sull’attuale corso Fogazzaro, dove lo stesso Antonio risultava abitare nel 1574. La data 1597 incisa su una lapide del pavimento non si riferisce quindi alla costruzione della cappella, quanto piuttosto alla traslazione delle spoglie di genitori e fratelli, avvenuta ad opera di Leonardo, che nel proprio testamento avoca a sé la responsabilità della costruzione.
Indubitabilmente palladiana, pur in assenza di diretti riscontri documentari, la cappella Valmarana è un calibratissimo spazio quasi ipogeo dalle dimensioni estremamente ridotte. Un vano quadrato, delimitato da pilastri piegati a libro con doppia entasi, si espande longitudinalmente in due nicchie sormontate da due fori da cui filtra una luce sepolcrale: è una sofisticata citazione del tablino della casa degli antichi romani.
Pressoché negli stessi anni, Palladio disegna le cappelle laterali della chiesa del Redentore a Venezia, mettendo in sequenza una serie di spazi sostanzialmente identici alla cappella Valmarana, quasi l’esempio vicentino ne fosse una sorta di prototipo.
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